La pasta alla carbonara è un’icona della cucina popolare romana. Si tratta di un primo preparato tradizionalmente con spaghetti, uova, guanciale, pecorino e pepe.
Pochi e semplici ingredienti che, perfettamente combinati tra loro, sprigionano un gusto unico: un’operazione culinaria non proprio semplice!
La pasta alla carbonara ormai è diventata così famosa e apprezzata in tutto il mondo, da rientrare nei menù di tutte le cucine tradizionali, sia italiane che estere. È un piatto talmente diffuso che ogni paese, o meglio ogni regione, ne ha rielaborato la preparazione, dando vita ad infinite varianti.
Ma come nasce la carbonara? E perché prende proprio questo nome?
Sono tanti gli studiosi di gastronomia e gli appassionati che si sono posti queste domande, alle quali ancora oggi non si è riuscito a dare una risposta univoca.
Le origini della pasta alla carbonara sono un vero mistero e le tesi in merito sono un’infinità.
Alcuni sostengono che sia una ricetta relativamente giovane, risalente al periodo finale della Seconda Guerra Mondiale, in particolar modo alla presenza degli Alleati nel nostro paese. Si dice infatti che i soldati americani aggiunsero alla tradizionale pasta abruzzese “cacio e ova” alcuni ingredienti da loro importati in Italia: il bacon e il latte condensato (spiegando forse l’usanza di alcuni di aggiungere anche la panna nella preparazione della carbonara).
Altri invece sostengono che gli americani utilizzarono il guanciale di maiale, scambiandolo per il loro conosciuto bacon.
Questa storia però non spiega come mai la pasta prenda il nome di carbonara.
Secondo altre voci, la pasta alla carbonara era il tipico pasto cucinato dai carbonai, che avendo bisogno di molta energia preparavano questo piatto sostanzioso, fonte di carboidrati, grassi e proteine.
Secondo altri invece, la carbonara prende il nome dall’ abbondante presenza di pepe, il cui colore richiama proprio quello del carbone.
Insomma la pasta alla carbonara è un piatto che, seppur conosciuto in tutto il mondo, riesce ad accomunare e allo stesso tempo a far discutere tutti, sia per la sua origine, quanto per la preparazione, ma su un punto siamo tutti d’accordo: la sua straordinaria bontà.