La cucina romana è fondata sulla tradizione e sull’arte di tramandare di generazione in generazione ricette uniche e genuine in quanto derivanti da prodotti naturali grazie all’allevamento e all’agricoltura.
Gli alimenti dell’antica Roma
Difatti, Roma sin dall’antichità è stata una terra fertile e produttiva, questo fattore, associato al clima mite e favorevole ha determinato la produzione di alimenti biologici. È importante conoscere i segreti culinari dell’antica Roma, questo perché le tradizioni derivanti da essa sono il fulcro di quella che è la cucina romana e italiana oggi. I nostri antenati amavano la cucina e i sapori anche piuttosto speziati, ovviamente all’epoca l’arte culinaria si suddivideva in due categorie: la cucina povera e quella “di festa”. A prescindere da questo, di seguito andremo a riportare i sei alimenti basilari che non potevano mancare nell’antica Roma.
Cereali
All’epoca il grano non era molto diffuso, per cui si cercavano alternative altrettanto valide tra cui l’orzo, il farro o il miglio. Questo alimento si trovava alla base dell’alimentazione romana ed era prediletto sia dai soldati che dai ceti più ricchi. Veniva cucinato creando una sorta di polenta, gettando nell’acqua salata il cereale preferito. Chi poteva permettersi ingredienti più pregiati aggiungeva a questa sorta di porridge del formaggio o del miele. Ben presto questo composto fu sostituito dal pane, il cosiddetto “panis quadratus” dalla forma circolare che si diffuse in maniera esponenziale.
Pesce
Anche questo prezioso alimento veniva adoperato nell’ambito culinario sia nella cucina più ricca che in quella più povera. Ancora oggi il pesce rappresenta uno degli alimenti base nella dieta mediterranea. Una delle specialità più adoperate in antica Roma era la preparazione di una sorta di salsa contenete interiora di pesci o comunque pesci molto piccoli, la quale veniva fatta fermentare per diversi mesi in associazione con sale, spezie ed erbe.
Frutta
Nell’antica Roma, la frutta veniva coltivata e consumata in maniera quotidiana. A parte gli agrumi, vi era più o meno tutta la frutta che siamo abituati a mangiare oggi. In particolar modo grazie all’albicocca realizzavano ricette specifiche e molto favorite. Ad esempio, associavano questo frutto al maiale o ancora alla salsa di pesce con pepe e menta.
Legumi e ortaggi
I legumi e gli ortaggi rappresentavano un alimento fondamentale per i romani, i più poveri consumavano per lo più fave e lenticchie mentre era piuttosto raro trovare sulle tavole dei romani i carciofi, alimento concesso solo ai più benestanti. Inoltre, in diverse opere viene citata la passione dei romani per i funghi, alimento tutt’ora adoperato per svariate ricette.
Carne
Inizialmente solo le persone più ricche potevano godere di questo alimento. La carne suina era la prediletta e veniva cucinata e preparata in diversi modi: stufata, lessa o arrosto. Le salsicce in particolar modo venivano servite speziate e salate. Inoltre, tramite l’essiccazione della carne suina, venivano prodotti e consumati anche ottimi prosciutti. Per quel che riguarda la carne bovina, la macellazione fu proibita a lungo, ciò perché questi animali erano necessari al lavoro nei campi. I romani erano soliti consumare inoltre pollame e selvaggina.
Spezie e condimenti
Dunque, il popolo romano amava il cibo ben condito, proprio per questo la maggior parte degli alimenti era arricchita dall’utilizzo di spezie. Tra queste troviamo sicuramente il sale e il pepe ma anche senape e coriandolo venivano adoperati in quantità. Le spezie erano considerate ottime alleate dal punto di vista digestivo e come prevenzione alle malattie intestinali, tra queste troviamo: cumino, timo, zenzero, ecc… Infine l’utilizzo di olio come condimento era piuttosto frequente se non indispensabile nella cucina dell’antica Roma. L’olio non veniva utilizzato solo dal punto di vista alimentare ma anche ad esempio nella creazione di cosmetici o nelle cerimonie religiose. Quello più utilizzato era l’olio d’oliva che ancora oggi rappresenta un ingrediente basilare che non manca nelle case di nessun italiano.